Pensieri viandanti
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

No non perdetelo il tempo ragazzi

Andare in basso

No non perdetelo il tempo ragazzi Empty No non perdetelo il tempo ragazzi

Messaggio  Rosalia Marino Mer Feb 23, 2011 11:57 pm



No non perdetelo il tempo ragazzi / No non perdetelo il tempo ragazzi / non è poi tanto quanto si crede / date anche molto a chi ve lo chiede / dopo domenica è lunedì / vanno le nuvole coi giorni di ieri / guarda le pene e saprai chi eri / lasciala andare la gioia che hai / un giorno forse la ritroverai. / No non perdiamolo il tempo ragazzi / non e' poi tanto quanto pensate / dopo l'inverno arriva l'estate / e di domani nessuno lo sa / camminano le ore / non si fermano i minuti / se ne va......... / e' la vita che se ne va / se ne va........... / dura solo il tempo di un gioco / se ne va............ / non sprecatelo in sogni da poco / se ne va........... / di domani nessuno lo sa / Non si fermano i minuti / dopo domenica è lunedì / camminano le ore ed il tempo se ne va / non si fermano i minuti / di domani nessuno lo sa / dopo domenica è lunedì. / No non perdetelo il tempo ragazzi / non e' poi tanto quanto si crede / non è da tutti catturare la vita / non disprezzate chi non ce la fa / vanno le nuvole coi giorni di ieri / guarda le pene e saprai chi eri / è così fragile la giovinezza / non consumatela nella tristezza. (A.Branduardi, Domenica e Lunedi)
Miriam: a me piace il futuro, vorrei sapere cosa avverrà.

Rosa B.: a me non piacerebbe sapere il mio futuro perché per me è come una sorpresa.

Emilia: io penso che il tempo non esiste e che sia solo stato diviso in minuti, secondi, ore ecc.. solo per uno scopo pratico.

Rosa B.: io non riuscirei a stare senza la misurazione del tempo, avrei difficoltà come i detenuti che non si orientano.

Fabio: per me è importante il passato perché l'esperienza aiuta a non commettere gli stessi errori, come quando ti tuffi da una scogliera per la prima volta, ti fai male, ma dopo NO!

Enza C. a me interessa il passato,perché in esso ci sono i ricordi dell'infanzia.

Salvatore F.: sarebbe bello saper le cose che ci accadono.

Teresa: il tempo che passa porta un cambiamento.

Carmela C.: quando facciamo delle cose belle il tempo subito passa mentre quando ci annoiamo il tempo non passa mai!

Michele: il tempo dipende da noi.

Giuseppe: meglio vivere il presente e cancellare le cose brutte del passato.

Roda D.F.: per me è meglio vivere il presente perché se uno pensa al passato e al futuro non si gode il presente!

Alunni di seconda, sezione E
Scuola Media ‘B.Capasso’ Frattamaggiore


Il Tempo è un artifizio umano così come il bello e il giusto”.
Con questa frase Aristotele chiarisce la natura convenzionale di ciò che è diventato ormai un pilastro fondamentale della società moderna: il tempo. Quando si parla di tempo pensiamo al cosiddetto “tempo spazializzato” della scienza, ovvero una successione regolare e costante di istanti che si susseguono ordinatamente e cronologicamente nella progressione passato – presente – futuro. Ma il Tempo è soprattutto misura dell’esperienza, dell’energia e dell’emozione soggettiva. Quello che in realtà sperimentiamo è il tempo che scivola via e così sviluppiamo la sensazione dell’urgenza, che viene espressa nelle comuni frasi come “Non perdere tempo”, ”Il tempo è denaro”, “Il tempo è prezioso”, etc.
Non si trova mai il tempo per affrontare le problematiche più spinose e per lavorare insieme. Viviamo la mancanza di tempo, quindi, come giustificazione per non affrontare le complessità, per sfuggire alle responsabilità. Su queste derive, siamo già, o rischiamo di divenire, operatori schiavi del tempo, servi del potere disciplinatore dell’orologio, del calendario, delle agende, delle cadenze e delle «scadenze». Cogliere il senso del tempo é la questione chiave del lavorare insieme, del «divertirsi» (nel significato etimologico di de-vertere, cambiare direzione), del prendersi-riprendersi il tempo necessario, del trovarsi nel momento adatto per cambiare direzione.Siamo abituati a chiamare tempo ciò che non è tempo, ma cambiamento, non più un servile e meccanico rapporto con le ore, con lo scorrere dei giorni, ma un continuo, creativo, divertente, e dinamico oscillare tra tensione e distensione con il quale avviene il cambiamento. Tempo nel lavoro sociale, quindi, come forma di/per sentire il cambiamento; modo di/per sentire che non c’è il presente, ma un’interessante, stimolante, costante oscillazione tra passato e futuro. A questo punto, se si riesce a seguire questo percorso, il tempo per lavorare insieme probabilmente si trova, è nostro, ci appartiene, non siamo più adoratori e schiavi del dio Chrònos. È un tempo ricco di senso, di logica ma anche di grande passione, di etica.

Rosalia Marino

Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 23.02.11

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.